Phom Fotografia

"iRevolution" di Irene Alison

Dopo aver organizzato qualche mese fa la presentazione di "Hotel Immagine" del fotografo Simone Donati (collettivo TerraProject), Phom continua il proprio lavoro di indagine sulla fotografia organizzando una serata dedicata alla presentazione di "iREVOLUTION - Appunti per una storia della mobile photography", il nuovo libro di Irene Alison.

Che cos’è la mobile-photography?

In che modo segna i processi della comunicazione e trasforma forme e strutture della fotografia professionale? iRevolution vuole essere una riflessione intorno all’utilizzo del telefono cellulare come strumento di ripresa, al suo potenziale, i suoi limiti, il suo uso progettuale e autoriale, il suo impatto sul linguaggio visivo e sui meccanismi del mercato.

In un mondo in cui ognuno, in qualsiasi momento, può registrare qualunque evento con il proprio telefono, che ruolo resta al fotografo professionista? iRevolution apre un dialogo tra autorevoli punti di vista –curatori, teorici e photoeditor – e dà voce ai professionisti che hanno scelto di abbracciare la sfida di un nuovo strumento in relazione alla documentazione del contemporaneo.

A dialogare con l'autrice, e a discutere del tema, ci saranno anche Irene Opezzo, photoeditor del quotidiano La Stampa, e Marco Benna, co-fondatore di Phom.

Vi aspettiamo il 7 gennaio alle 18.30, presso la Libreria Bodoni|Spazio B, Via Carlo Alberto 41, Torino.

Irene Alison lavora ad ampio raggio nel settore della fotografia. Giornalista professionista, ha cominciato il suo percorso nelle redazioni de Il Manifesto e D - La Repubblica delle Donne. Insieme ai fotografi, ha sviluppato e realizzato sul campo progetti di reportage pubblicati su magazine italiani e internazionali. I suoi articoli di approfondimento fotografico sono apparsi negli ultimi anni su La Lettura de Il Corriere della Sera, IlSole24ore, D e Pagina99. Collabora in qualità di tutor, insegnante e consulente con l’ISFCI di Roma, la Scuola Romana di Fotografia e la Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Come critico e curatore, ha collaborato, tra gli altri, con il Brighton Photo Fringe, Festival Internazionale FotoGrafia di Roma, Officine Fotografiche, Scuola Holden. Dal 2009 al 2014, è stata direttrice del photo-magazine Rearviewmirror. Nel 2014 ha fondato lo studio di progettazione e produzione fotografica DER*LAB, di cui è direttore creativo.

Irene Opezzo è photo editor de La Stampa, dove si occupa di produzione e ricerca fotografica.
A Milano frequenta i corsi di Design al Politecnico e studia fotografia al CFP Bauer, dove approfondisce progetti di ricerca, storia e photo editing. Inizia a lavorare con fotografi a Berlino e a Bruxelles, per magazine di moda e poi da Vogue Italia con Alessia Glaviano, dedicandosi ai canali web di attualità, arte, fotografia ed eventi. Nel 2010 si trasferisce a Torino per lavorare a La Stampa, diretta da Mario Calabresi. Pubblica regolarmente racconti fotografici di attualità commissionando reportage in Italia e all’estero. Nel 2015 vive 6 mesi a Los Angeles dove è Photo Editor di Vice News e lavora con i giornalisti e i video producers del progetto di Jason Mojica.

ENGLISH VERSION

After presenting Simone Donati’s book “Hotel Immagine” (TerraProject collective), Phom continues its research within contemporary photography organising a venue to present "iREVOLUTION - Notes for a history of mobile photography", a new book by Irene Alison.

What’s mobile photography?

How does it influence communication processes and how does it transform the structures of professional photography? iRevolution is a reflection on the use of mobile phones as instruments to take pictures, on their potential and their limits, on their use for a an organised project and its impact on visual languages and the market’s mechanisms.

In a world where anyone can register any event with a mobile phone, what role is left for professional photographers? iRevolution opens up a dialogue between authoritative points of view by curators, theorists, photo editors, and all those professionals that chose to embrace the challenge of a new instrument related to the documentation of our times.

Irene Opezzo, photo editor of La Stampa, and Marco Benna, Phom co-founder, will be present in order to dialogue with Irene Alison on various issues regarding mobile photography.

The presentation will be held on the 7th of January at 6.30 pm at Libreria Bodoni / Spazio B, Via Carlo Alberto 41, Turin.

Irene Alison works within the field of photography. She started working as a professional journalist for Il Manifesto and D - La Repubblica. Together with various photographers she developed and carried out reportages published on Italian and international magazines. Her articles have appeared on La Lettura, insert of Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore and Pagina99. She collaborates as a tutor, teacher and consultant with the ISFCI in Rome, Scuola Romana di Fotografia and the Fondazione Studio Marangoni in Florence. As a curator and critic she has collaborated, among others, with Brighton Photo Fringe, Festival Internazionale FotoGrafia in Rome, Officine Fotografiche and Scuola Holden. From 2009 to 2014 she was editor-in-chief of Rearviewmirror magazine. In 2014 she founded DER*LAB, a consulting studio specialised in the field of documentary photography.

Irene Opezzo works as a photo editor at La Stampa, where she takes care of the photographic production and research. She has studied Design at Politecnico di Milano and later studied photography at the CFP Bauer Institute, where she deepened her knowledge of research projects, stories and photo editing. She started working with photographers in Berlin and Brussels for fashion magazines and later for Vogue Italia with Alessia Glaviano, dedicating herself to web channels about art, photography and events. In 2010 she moved to Torino to work with La Stampa, directed by Mario Calabresi. She regularly publishes photographic stories about current news commissioning reportages in Italy and abroad. In 2015 she spent 6 months in Los Angeles working as a photo editor for Vice News for Jason Mojica’s project. 

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